Viale delle Sirene, tra un imponente bastione e una chiesetta

Viale delle Sirene a Trapani

Viale o Largo delle Sirene

Viale delle Sirene è una bellissima piazza che si affaccia sul mare, e va dal Bastione Imperiale alla chiesa di San Liberale, poco prima di Torre di Ligny. Un luogo in verità molto amato dai gabbiani che lo rendono ancora più suggestivo.

Dal viale delle Sirene è visibile parte del Bastione Imperiale o Sant’Anna. In realtà si potrebbe accedere al bastione stesso dal viale delle Sirene ma attualmente l’accesso è chiuso.

Il Bastione Imperiale o Sant’Anna visibile dal largo delle Sirene

Carlo V  fece costruire il Bastione Imperiale nel 1545 a chiusura di una delle porte della città. In pratica rappresenta l’estremità più a nord della cinta muraria. Successivamente il principe di Ligny lo fece ampliare, anche questo su progetto di De Grunembergh. Nel 1673 venne completato, così com’è oggi. Il sistema difensivo venne successivamente completato da una lunghissima scogliera. La sua funzione era duplice: proteggere la costa dalle onde del mare ed impedire un eccessivo avvicinamento del nemico.

I Bastioni non avevano solo  funzioni difensive, ma sotto di essi venivano realizzate grandi cisterne per la raccolta dell’acqua dolce, già allora scarsa. Solo nell’800 venne costruito a Trapani il nuovo acquedotto “Dammusi”, inaugurato nel 1902 per volere dell’On.le Nunzio Nasi. Questi fece anche riattivare la cisterna del Bastione Imperiale.

Questo bastione venne utilizzato anche come prigione, ed era provvisto della famigerata “fossa”, una camera profondamente interrata, angusta, senza aria né luce, in cui languivano i condannati. Sulla parete  interna del bastione, che oggi guarda verso alcune palazzine e non visibili dalla strada, sono ancora visibili le insegne borboniche scolpite sul tufo.

Bastione Imperiale e le mura fino a Bastione Conca

La chiesetta di San Liberale e i corallai

Tra Viale delle Sirene e Torre di Ligny si trova la piccola chiesa di San Liberale, che risale al 1600.

Le sue origini sono legate alla storia dei pescatori di corallo. A quel tempo il corallo era chiamato “oro rosso”, in quanto notevole risorsa economica per la città. Trapani era famosa per la pesca del corallo, per la sua lavorazione e per i piccoli capolavori dei maestri corallai.

chiesa di San Liberale a Trapani

La storia di Liberale

I pescatori di corallo si spingevano abitualmente con le loro imbarcazioni oltre il canale di Sicilia, vicino alle coste del nord Africa. A quel tempo tutti i paesi del Maghreb erano molto pericolosi per gli scontri tra Cristiani e Musulmani. Il mare era solcato da spietati corsari barbareschi. Questi facevano razzia dei carichi delle barche che navigavano e ne uccidevano l’equipaggio se cristiani, perché considerati “infedeli”.

In una di queste rischiose battute di pesca del corallo un pescatore trapanese fu catturato e giustiziato. Infatti nonostante le minacce non aveva voluto rinnegare la fede cristiana per abbracciare quella mussulmana. Così Liberale divenne un martire cristiano, e fu venerato dalla popolazione come un santo.

Secondo la leggenda, infatti, lo stesso giorno dell’uccisione di Liberale, un altro gruppo di pescatori di corallo fece una pesca eccezionale proprio nello stesso luogo. I pescatori, scansando tra l’altro un altro attacco piratesco, subito attribuirono il miracolo al loro compaesano. Liberale divenne un protettore della fede cristiana e divenne così santo.

La chiesetta, nonostante la pervasiva erosione del mare a pochi passi, resiste ancora nei secoli, tra numerose ristrutturazioni. Piccola e umile, con il prospetto in pietra, rimane a ricordare a tutti i trapanesi che si può sacrificare la vita per un valore più grande e questo fa dire di un uomo che ha un “cuore nobile”, nonostante le sue origini umili e povere.

gabbiani in fila a Viale delle Sirene scalinata Viale delle Sirene Trapani

Fonti: Turismo Trapani

Foto: Maria Virzì